Infinitamente Blues è una trasmissione di Radio Cooperativa, va in onda ogni due martedì, dalle 22,30 alle 24,00 sui 92,7 MHz FM o in streaming dal sito della radio.
E' realizzata dalla Associazione Culturale InfinitaMente.
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Le puntate della trasmissione "Infinitamente blues" a Radio Cooperativa
Concerti rock ... grandi, strani o significativi
07-04-2020
Durante gli anni '60, la summer of love (S. Francisco 1967) e il movimento hippy hanno rivoluzionato il modo di pensare dei ragazzi e delle ragazze di quel periodo. Quelle che sembravano bestemmie al senso comune del pudore dei benpensanti dell'epoca, come amore libero, droghe, fantasia al potere, diventano le parole d'ordine di una (e forse più) generazione. Non sta a noi stabilire se tutto questo sia giusto o sbagliato: è la storia, la storia di una rivoluzione inconsapevole ma profonda, con sullo sfondo tutti i problemi dell'establishment amecircano: i diritti civili, l'integrazione razziale, la guerra in Vietnam, rispetto ai quali una zolletta di LSD sembra davvero un male minore.br> La sintesi di questo modo di pensare si realizza in un luogo e in un momento ben preciso: il concerto. Per questo le grandi feste, ma anche i funerali di quel movimento pacifico, sfociato poi nei movimenti molto meno pacifici del '68 e del '69, si tengono durante qualche raduno musicale, come a Monterey nell'estate del 1967 e, soprattutto, a Woodstock, nell'estate del 1969.
Il concerto dunque non è più solo un posto dove alcuni artisti fanno musica, è un luogo sacro, un momento storico, dove ciascuno esprime liberamente le proprie emozioni, dove si libera dei cliché che la società gli ha cucito addosso e si spoglia (a volte anche letteralmente) di tutte le sovrastrutture e si integra con la natura che lo circonda.
Non tutti i concerti sono così, naturalmente, ma questa introduzione serve per far capire come queste kermesse canore siano molto più di quello che generalmente pensiamo e non hanno nulla a che vedere con un susseguirsi di cantanti più o meno bravi su un palco. Insooma, per capirci, non è certo Sanremo.
In questa puntata di Infintiamente blues andiamo a rivisitare alcuni momenti di concerti particolari. Quelli più famosi, quelli più affollati, ma anche semplicemente quelli dove è successo qualcosa di notevole o di particolare. Ad esempio i fischi a Bob Dylan al Newport folk festival del 1965, l'interpretazione da fantascienza di Freddy Mercury a Wembley nel 1986, la prima apparizione di Janis Joplin al festival di Monterey nel 1967, il concerto veneziano dei Pink Floyd del 1989, l'ultima volta dei Beatles sul tetto della Apple Corps di Londra nel 1969 e molti altri ancora.Crediamo sia interessante.
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Il concerto dunque non è più solo un posto dove alcuni artisti fanno musica, è un luogo sacro, un momento storico, dove ciascuno esprime liberamente le proprie emozioni, dove si libera dei cliché che la società gli ha cucito addosso e si spoglia (a volte anche letteralmente) di tutte le sovrastrutture e si integra con la natura che lo circonda.
Non tutti i concerti sono così, naturalmente, ma questa introduzione serve per far capire come queste kermesse canore siano molto più di quello che generalmente pensiamo e non hanno nulla a che vedere con un susseguirsi di cantanti più o meno bravi su un palco. Insooma, per capirci, non è certo Sanremo.
In questa puntata di Infintiamente blues andiamo a rivisitare alcuni momenti di concerti particolari. Quelli più famosi, quelli più affollati, ma anche semplicemente quelli dove è successo qualcosa di notevole o di particolare. Ad esempio i fischi a Bob Dylan al Newport folk festival del 1965, l'interpretazione da fantascienza di Freddy Mercury a Wembley nel 1986, la prima apparizione di Janis Joplin al festival di Monterey nel 1967, il concerto veneziano dei Pink Floyd del 1989, l'ultima volta dei Beatles sul tetto della Apple Corps di Londra nel 1969 e molti altri ancora.Crediamo sia interessante.
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Categorie | Puntate del 2020
Tipo di file: MP3 - Dimensione: 83,09MB - Durata: 1:30:45 m (128 kbps 44100 Hz)