il Montello, su e giù per le prese: il tour

Il Montello è una grande collina nel Trevigiano che si estende da Montebelluna a Sud Ovest fino a Nervesa della Battaglia a Est. E' famosissimo nel Veneto per un sacco di motivi (i funghi ad esempio!), non ultimo per essere stato sede di un mondiale di ciclismo su strada. Oltre a questo è bellissimo, incastrato com'è tra la pianura della marca e quella del Piave, guardato a vista da una serie di montagne di tutto rispetto che vanno dal Grappa al Cesen, alle prealpi bellunesi (passo S. Boldo, col Visentin) e, più ad Est, al Cansiglio.
Le strade che percorriamo sono spesso immerse nei boschi e si corre in vere e proprie gallerie verdi. Lo spettacolo è straordinario in tardo autunno quando le foglie si colorano di giallo e di rosso. La sensazione generale (evitando le domeniche affollate!) è di una calma assoluta; pedalare sul Montello è una cura antistress a basso costo e altissimo rendimento!
La "collina" non supera i 400 msm ed è attraversata per tutta la sua lunghezza da una strada (la dorsale) che porta da Biadene a Nervesa della Battaglia. Questa strada è collegata alla pianura (sia a Nord che a Sud) da venti vie, alcune più strette alcune più larghe, alcune asfaltate altre no, alcune più impegnative altre più semplici, che prendono il nome di "prese" e sono numerate con i valori più bassi a Nervesa e quelli più alti (20) verso Biadene. Si parla pertanto di presa XVI Nord, per indicare la 16^ strada che sale al Montello dalla pianura del Piave (che si trova appunto a Nord). E così via.
Una strada secondaria corre tutto attorno al Montello e, anche se il suo nome cambia (Panoramica, del Bosco, Pedemontana) si tratta proprio di un anello dal quale cominciano tutte le prese. Queste sono segnalate in modo inequivocabile da cartelli che riportano sia il numero (XVIII Sud è la prima che affrontiamo oggi) che il nome della strada: si tratta spesso di eroi della prima guerra mondiale e all'inizio di ogni presa un cartello ricorda le gesta di questi personaggi.
E' abbastanza chiaro che un giro "tipo" non esiste; la scelta degli itinerari è davvero vasta, così come la distanza complessiva e l'impegno per le salite.

Partiamo da Biadene, dunque, e passiamo di fianco al campanile; quando incontriamo la strada pedemontana abbiamo proprio di fronte la presa XX da cui scenderemo al termine del tour. Giriamo a destra verso Caonada costeggiando il Canale del Bosco, un corso d'acqua artificiale molto gradevole.
Quando arriviamo al cartello che indica l'inizio della presa XVIII scaliamo tutti i rapporti e ci prepariamo a soffrire un po'. Forse non è la scelta più intelligente mettere questa presa per prima ... d'altra parte come si dice? "fuori il dente ...". Il primo tratto è intimidatorio: 15% e per 1 km non scende sotto il 12%. Ma poi spiana e il resto della presa è estremente semplice e piacevole. Appena arrivati alla dorsale vediamo di fronte la stessa presa XVIII ma Nord (non è sempre così, di fronte alla XII Nord arriva la X Sud, ad esempio). La imbocchiamo e notiamo che anche questa non scherza con numerosi tratti al 10%. La vista spazia sulla pianura del Piave e sul Cesen che abbiamo proprio di fronte; si riesce in questa meravigliosa giornata limpidissima a distinguere la strada che sale verso le antenne del monte Barbaria, da dove (itinerario 2) avevamo ammirato e fotografato il Montello dall'alto. In circa 3 km raggiungiamo la valle in località Ciano, giriamo a destra e seguiamo lo "Stradone del bosco" fino alla segnalazione della presa XV Nord (via Medaglie d'oro). Questa sale con regolarità anche se le pendenze sono attorno al 9% per quasi metà percorso. L'impegno si affievolisce progressivamente e, dopo che la presa XV è confluita nella XVI, via gen. Vaccari, torniamo sulla dorsale. La percorriamo in un alternarsi di salite e discese per circa 3 km, fino ad individuare l'ingresso davvero suggestivo nel bosco della presa XII Nord; un breve tratto in leggera salita e poi la discesa verso la pianura. Raggiunta la strada panoramica che fiancheggia il Piave giriamo a destra e proseguiamo per un tratto di 4 km fino alla presa V Nord. Si tratta di una salita molto semplice, che però ci regala panorami davvero incantevoli sulle montagne a Nord e su questa parte del Montello.
Quando raggiungiamo la sommità del colle siamo molto vicini a Nervesa (4 km) e alla fine del Montello. Raggiungiamo un incrocio "a T" (a dx per Santi Angeli) dove seguiamo a sinistra le indicazioni per Treviso e Giavera. La strada in alcuni punti scende molto velocemente ma è larga e l'asfalto splendido. Prima di entrare nel paese di Giavera stiamo attenti all'incrocio con via Pedemontana (a destra); la seguiamo per un bel tratto, osservando ancora le cascatelle del Canale del Bosco. La strada più larga che incontriamo sulla destra, dopo 4 km è la presa X Sud, via Murada. Comincia con un tratto (750 m) rognoso tra il 10 e il 13%, poi si addolcisce e, a parte uno strappetto al 12%, è assolutamente ragionevole (ci sono persino 400 m di discesa). Raggiungiamo la dorsale esattamente di fronte alla presa XII Nord.
Ora prendiamo a sinistra e percorriamo quasi l'intera dorsale che resta, dapprima in salita, ma poi tutta in discesa. Ci passano davanti tutte le prese: imbocchiamo l'ultima (XX Sud) che ci porta in breve a valle, proprio là dove il giro era cominciato. Giriamo attorno al campanile di Biadene e raggiungiamo la piazza; all'angolo una fontanella.
E se ci fermassimo per un piatto di polenta e funghi?
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