Cingolina, pié Vendevolo, Forche del diavolo: il tour

Partiamo da Torreglia, luogo classico di incontro di molti ciclisti e cicloturisti padovani; il paese ha una parte bassa (dove ci troviamo) e una parte che si raggiunge con un paio di km di salita (Torreglia alta). Parcheggiamo la macchina (se non siamo venuti da casa in sella) in uno dei numerosi parcheggi; prepariamo tutta la nostra roba, azzeriamo il contachilometri ci avviamo verso il centro. Lasciando sulla destra la strada che sale leggermente, imbocchiamo la provinciale che ci porterà verso Galzignano. 1,5 km in piano e poi le "bisce di Galzignano", alcuni tornanti non impegnativi che in 800 m ci portano in cima al passo che separa il monte Siesa dal monte Zogo ("monte" è ovviamente un'esagerazione!). Si scende verso il centro del paese, con un piccolo dosso da superare. Quando arriviamo (largo viale alberato sulla sinistra) proseguiamo dritti imboccando la SP n. 99 per Fontanafredda, arcinota tra i ciclisti come la "Cingolina" (o Cengolina, la disputa è aperta). Questa strada, in effetti, collega la parte Est dei colli con la parte Ovest e pur non essendo l'unica ha una importanza strategica proprio per questo motivo. Cominciamo a salire molto dolcemente per 1 km circa; i 600 m seguenti sono i più impegnativi con pendenze severe da non sottovalutare. L'ultimo tratto è più abbordabile con pendenze attorno al 5 - 6%. Complessivamente la salita è di 4 km e, specie nell'ultimo tratto, offre scorci splendidi sia sulla valle sottostante che verso i colli vicini: il piccolo castello del Roccolo sempre di fronte e il maestoso eremo camaldolese di monte Rua sulla destra.
In cima al colle di Roverello (270 msm) due grandi alberi accolgono i ciclisti che "si aspettano", scambiando opinioni e informazioni con "colleghi" che chissà se rivedranno ancora; un piccolo salotto di grande utilità per percorsi, soluzioni e, perché no?, trattorie dal cibo buono e dai prezzi "onesti".
La strada che scende verso destra è la salita al Roccolo, una meta classica. Noi, invece, proseguiamo dritti verso Fontanafredda. E' una bella e veloce discesa che ci porta a valle in 4,5 km. Dopo 2 km a Faedo, in località "Scuola", osserviamo una strada che sale a sinistra in senso opposto alla nostra marcia. Da qui si raggiunge la zona del monte Fasolo (località S. Antonio) un must per tutti i biker. Proseguiamo dritti; la Cingolina Ovest è probabilmente tra i luoghi più freschi dei colli euganei: alcuni tratti immersi nel bosco ti fanno venire voglia (quando il caldo maledetto della pianura non ti fa respirare) di buttarti su un prato e fermarti qui. A Fontanafredda (attenzione a quella fontana a sinistra controllate se l'acqua è potabile!) proseguiamo sempre dritti seguendo le indicazioni stradali per Lozzo e, arrivati infine ad incrociare la strada principale, giriamo a destra in direzione di Vò e Teolo. Abbiamo totalizzato fin qui circa 14 km. La strada ora è pianeggiante; a sinistra un colle solo soletto: è il monte Lozzo. Dopo tre km notiamo sulla destra una stradina con indicazione per Cortelà; la imbocchiamo e saliamo al paesino con una bella chiesa; girando attorno all'edificio abbiamo una veduta sulla compagna di Vo', famosa per i suoi vini e laggiù in lontananza scorgiamo le sagome dei monti Berici, colli un po' più aspri degli euganei, anch'essi molto belli come tutti i ciclisti vicentini possono testimoniare.
La salita che ci aspetta (anche la successiva) è molto particolare: breve, con lunghi tratti molto semplici, presenta qua e là degli strappi davvero micidiali.
Da Cortelà saliamo lungo i fianchi del monte Vendevolo in direzione Valnogaredo. Due strappi brevi, ma con pendenze da paura, giustificano da soli il dislivello; il resto è salita leggera in mezzo alle vigne. Arrivati sul colmo a Pié Vendevolo (km 19 quindi 2 km di salita) seguiamo la strada in discesa a destra, che si fa presto piuttosto ripida. Ad un incrocio con un ponte in mattoni rossi (21 km) prendiamo a destra in salita; poco dopo la strada spiana (km 23) e incontriamo la trattoria "Ai Capitelli" che lasciamo a sinistra; infine la strada termina incrociando quella che sale da Vo' verso Boccon di Vo'; di fronte un locale dipinto di rosso: non ci si può sbagliare. Prendiamo ancora la strada in salita (verso Boccon e Castelnuovo), ma la abbandoniamo subito, seguendo a sinistra le indicazioni "4 venti". Ora rimaniamo su questa strada fino al primo ponte che incontriamo (attualmente ha una copertura in ferro, 25 km) pieghiamo a destra e ... saliamo, sempre e comunque. Il criterio è lo stesso di prima; ascesa più che accettabile con tre strappi davvero notevoli, brevi ma con pendenze attorno al 20%, che il Mortirolo al confronto sembra la spiaggia di Rimini (scherzo!).
Il passo, le Forche del diavolo, dista meno di 2 km; subito dopo ci inseriamo nell'ultimo km della provinciale Vò - Castelnuovo. Ancora una leggera salita e finalmente possiamo riposarci all'ombra dei grandi alberi che mantengono fresca l'acqua della fontana di Castelnuovo: abbiamo percorso "solo" 27 km, ma piuttosto intensi. Ora corriamo verso Teolo lungo una bella discesa movimentata da una serie di tornanti e ci ritroviamo in piazza, con altre fontane, la veduta sulla valle sottostante e molti ciclisti che si dissetano e riempiono le borracce. Questo è un altro classico punto di incontro; a volte, la domenica, sembra ci sia una fiera della bicicletta. Passiamo di fianco alla fontanella (lasciandola a sinistra) e saliamo lungo la strada che porta al monte Madonna, uno dei punti più alti dove arrivi una strada asfaltata sui colli (m. 533). Ma non andremo fin lassù; per oggi obbiamo dato abbastanza e poi dalle trattorie escono profumi che la dicono tutta sull'orario e sulle nostre esigenze. Dopo 1 km prendiamo a destra in leggera discesa la via Monte Madonna, la seguiamo fino ad incrociare la strada che da Rovolon porta a Treponti. Durante questo tragitto possiamo ammirare un paesaggio davvero da cartolina con la vecchia chiesa di Teolo, sullo sfondo della Rocca Pendice, una palestra di roccia naturale molto frequentata da chi arrampica. Se potete notate un piccolo spiazzo sterrato subito dopo un tratto di discesa segnalato al 10%. E' l'imbocco della salita al Monte Grande, vera università per mtb. Arrivati a Treponti attraversiamo la strada dei colli (Padova - Teolo) e subito oltre il ponte giriamo a destra per via Pastorie che ci immetterà poco più avanti nella via per Luvigliano. Qui saliamo (pochi metri) a dare un'occhiata alla Villa dei Vescovi (XVI sec) poi ci muoviamo (al monumento ai caduti a destra) verso Torreglia che raggiungiamo in fretta.

top